Tradizionalmente Patañjali (devangari: पतञ्जलि) è collocato nel II BCE, essendo stato erroneamente identificato con l'omonimo grammatico vissuto in quell'epoca e commentatore del grammatico Pāṇini. Oltre le leggende, nulla si conosce della sua vita se non l'unica opera a lui attribuita, gli Yoga Sūtra, testo fondamentale dello Yoga Darśana, e che contiene riferimenti alle scuole del Grande Veicolo del Buddhismo: con ogni probabilità la sua stesura finale va dunque collocata fra il V e il VI secolo CE. Non è però da escludere che il testo si sia sviluppato a partire da frammenti o testi ben precedenti, e l'accademico Gavin Flood colloca fra il I secolo BCE e il V secolo CE il periodo in cui il testo è stato iniziato e concluso, intervallo di tempo nel quale Patañjali è più realisticamente vissuto.
Si può pertanto ritenere che Patañjali abbia compilato insegnamenti che fino ad allora erano stati tramandati oralmente, come spesso è avvenuto presso le scuole hindu. Egli fu il primo a metterli per iscritto, e per questo viene considerato il fondatore del Raja Yoga, la disciplina mistica alla base dello Yoga classico (Yoga darśana), sistema filosofico-religioso dell'induismo ortodosso. Così si esprime lo storico delle religioni Mircea Eliade:
« Grazie a Patañjali lo Yoga, da tradizione "mistica", si è trasformato in "sistema filosofico". » | |
(Mircea Eliade, Lo Yoga. Immortalità e libertà, a cura di Furio Jesi, traduzione di Giorgio Pagliaro, BUR, 2010; p. 23)
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Il suo insegnamento, contenuto nei 196 aforismi (sūtra) che costituiscono gli Yoga Sūtra, spiegano come, con il controllo di sé e la padronanza della mente e della sua attività (vritti), arrivare all'intima unione con la Divinità interiore.
La Fonte da cui le notizie sono state fedelmente tratte e riportate è: Wikipedia - Patanjali
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