Ingredienti:
fiori di acacia freschi
250 gr di farina
3 cucchiai (da minestra) scarsi di zucchero di canna
1 pizzico di sale
1/2 bustina di cremor tartaro (o lievito istantaneo)
acqua gassata q.b.
olio evo (abbondante)
sale o zucchero per guarnitura
Attrezzi:
canovaccio, bilancia per alimenti, ciotola ampia, setaccio per farina, padella a bordo alto o wok, cucchiaio di legno, cucchiaio da minestra, shiumarola, carta assorbente per fritti, piatto di servizio, piatto di portata, frullatore per solidi (facoltativo dipende dalla finezza dei grani di zucchero), imbuto, contenitore per l'olio esausto.
Per il punto di fumo dei vari oli di seguito il link: Portale dei frantoi oleari italiani
Preparazione:
- sciacquare lievemente i fiori d'acacia freschi e tamponare delicatamente nel canovaccio;
- separare i fiori dal grappolo tagliandoli il più vicino possibile al calice;
- setacciare la farina nella ciotola, incorporare con il cucchiaio di legno: sale, zucchero, lievito, acqua gassata (lentamente e nella quantità necessaria ad ottenere una consistenza cremosa ma non troppo liquida) incorporare quindi i fiori;
- portare l'olio in temperatura (la temperatura è corretta quando gettando nell'olio na briciolina di pane od un pizzichino di farina si formano le bollicine);
- con il cucchiaio da minestra, prelevare un po' d'impasto di frittella (fate delle frittelline piccole quocione meglio all'interno) e porre nell'olio a friggere;
- quando la frittella è dorata scolare con la schiumarola e porre nel piatto di servizio in cui avrete disposto la carta assorbente per fritti;
ripetere gli ultimi 2 passaggi sino all'esaurimento dell'impasto;
disporre le frittelle nel piatto di portata.
Queste frittelle si prestano ad essere guarnite sia con lo zucchero che, con il sale.
Non riutilizzate l'olio esausto.
Gustatevi le frittelle nel frattempo l'olio si sarà raffreddato inseritelo in un contenitore per oli esausti se non lo avete utilizzate una bottiglia a perdere e, se il vs. comune prevede la raccolta differenziata conferitelo negli appositi bidoni se non la prevede, chiedete ad un benzinaio o ad un'officina che effettuano il servizio di cambio olio di provvedere loro allo stoccaggio e conferimento, vedrete che non vi faranno problemi in quanto per legge sono tenuti al recupero degli oli esausti che poi consegnano al C.O.O.U. Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, se poi gli offrite le frittelle saranno ancora più motivati.
Rigorosamente veganizzata da: la ricetta a memoria (e non sapete la fatica per farmi dare le quantità, io che generalmente peso e ripeso tutto al grammo) della Mamma, with special thanks
Ma che meraviglia questa ricetta e poi, diciamoci la verità, le "ricette a memoria" della mamma sono sempre le migliori ;). Utile anche il link dei frantoi, grazie! Non lo conoscevo!! Baciooo!!
RispondiEliminaCiao Romy,
Eliminaappena riesco a catturare mia madre, ed a carpirle i segreti, pubblico anche la ricetta delle frittelle di foglie di salvia, adoratissime da mio marito.
Un abbraccio.