Titolo: Il respiro del drago
Autore: Michael Connelly
Traduttori: Stefano Tettamanti e Giuliana
Traverso
Editore: Piemme
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 360
Prezzo Euro 19,90
Fortunato è l'uomo che trova rifugio in se stesso. Una massima che il
detective Harry Bosch ha fatto sua e di cui è debitore all'uomo che ora giace
sul pavimento dell'emporio di liquori, nella periferia di Los Angeles. John Li, un commerciante
cinese immigrato da anni negli USA.
Scorrendo le registrazioni della telecamera di sorveglianza, una sequenza attira
l'attenzione di Bosch: uno strano scambio di denaro tra Li e un giovane
asiatico .
Il ragazzo viene fermato come principale sospettato e, l'ombra della
Triade, la potente mafia cinese, inizia a insinuarsi tra le pieghe del
caso.
Questa volta Bosch avrebbe preferito che le sue ipotesi non avessero
conferma, perché nel video che riceve sul cellulare, sua figlia, tredici
anni, legata e imbavagliata, fissa l'obbiettivo con uno sguardo che a Harry
lacera l'anima.
Qualcuno a Hong Kong, dove Maddie vive da sei anni con la madre Rachel , ha
deciso di mandargli un chiaro avvertimento, colpendolo là dove è più
vulnerabile.
Bosch sapeva che sarebbe successo, che, prima o poi, le forze oscure con
cui combatte ogni giorno l'avrebbero trovata e usata per avere lui, quel
momento è arrivato
Il respiro del drago è, in ordine di tempo, l’ultimo (almeno per noi italiani)
romanzo di Connelly.
L’autore ha cercato di costruire una trama diversa dal solito, non la consueta
indagine poliziesca, ma un intrigo
internazionale che coinvolge direttamente le persone più care nella vita del
detective, tra Los Angeles e Hong Kong, Bosch dovrà vedersela con
criminali pericolosi, in una corsa contro il tempo che mieterà molte vittime.
Per il lettore che si avvicina per la prima volta alle opere di Connelly, Il
respiro del drago è un romanzo
molto godibile, che coinvolge, entusiasma e sorprende, per chi,
invece, è un appassionato delle avventure di Bosch risulta
subito chiaro che Il respiro del drago è un tentativo che
l’autore compie per cercare di offrire al lettore qualcosa di nuovo, ma non riesce a realizzare nel migliore dei modi.
Se da una parte la trama è
molto avvincente, dall’altra ha il difetto di risultare molto disomogenea; i
capitoli ambientati a Hong Kong sono troppo slegati dal resto della storia e la struttura narrativa sembra essere troppo
basata sulle coincidenze.
Dal punto di vista della verosimiglianza, l’intreccio è credibile, ma per tutti
quelli che sono abituati alle complesse trame di Connelly, Il respiro
del drago apparirà fin troppo
semplice.
Nonostante questi difetti lo stile
dell’autore garantisce un buon livello letterario e, anche se non è sicuramente
uno dei migliori della serie, il romanzo rimane un ottimo thriller,
ben al di sopra di gran parte dei libri dello stesso genere.
Il respiro del drago è un libro
autoconclusivo che può essere letto singolarmente; durante l’evolversi della storia sono presenti piccoli riferimenti a precedenti avventure di
Bosch, ma questi dettagli non sono mai determinanti per la comprensione dei
fatti.
Chi ama , come me, Bosch , non può non leggerlo, ma
non voglio nascondervi che alla fine rimane un pochino di delusione.
A presto
Marco
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