Titolo: Tu sei il male
Scrittore: Roberto Costantini
Editore: Marsilio Editori
Anno di pubblicazione: 2011
Opera prima, dello scrittore Roberto Costantini, da il via ad una trilogia che vede protagonista il Commissario di Polizia Michele Balistreri, un poliziotto scomodo.
Corrado Augias lo ha definito:
“uno di quei romanzi che uno ha voglia di tornare a casa per continuare a leggere”Viste le premesse Costantini sembra destinato a lasciare il suo attuale lavoro d’ingegnere e consacrarsi scrittore a tempo pieno.
Il romanzo copre un arco temporale che va dalla sera dell’Italia vittoriosa ai Mondiali di calcio dell’82 ai giorni nostri.
Il protagonista, appena 30enne nell’82, è figlio di un padre autoritario arricchitosi
in Libia, con alle spalle una giovinezza turbolenta che lo ha visto militare
nei gruppi di estrema destra e che, dopo il delitto Moro, lasciata l’eversione
per la laurea ed il concorso in polizia, prende servizio, per il suo primo
incarico, in un tranquillo commissariato del quartiere alto borghese di Roma
Nord, dove passa il tempo a giocare a
poker con il suo amico Angelo Dioguardi indugiando in una vita gaudente, tutto
procede nella routine fino alla notte in cui Paolo Rossi porta l’Italia alla
vittoria mondiale di Spagna 82, notte in cui viene alla luce un delitto orrendo
la giovane minorenne Elisa Sordi impiegata in un ufficio esclusivo legato ad un
Aristocratico romano ed un potente
Cardinale viene trovata uccisa con orribili sevizie nel Tevere presso Ponte
Milvio.
Le indagini portano ad un vicolo cieco, un arresto
sbagliato scava un enorme solco nella coscienza di Balistreri segnando l’inizio
di un radicale cambiamento nella vita del Commissario.
La Storia riprende nel 2006 quando l’Italia vince nuovamente
il mondiale di calcio.
Roma e la sua particolarità fanno da sfondo a questo bel romanzo che ho letto in
tre giorni.
L’ ambiguità della figura , il cambiamento, gli incubi e la
solitudine fanno di Balistreri un
personaggio simbolo dell’Italia di oggi che poteva essere migliore ed è invece
naufragata in migliaia di rivoli di
corruzione, ricatti politici e privati, commistioni fra Vaticano , affari,
politica, servizi segreti deviati nella illusione di cambiare il corso della
storia del nostro paese.
L’autore sembra suggerire che il potere e la sua affannosa
ricerca siano il “male assoluto”, sorge spontanea la domanda è solo un racconto o un incubo nel quale siamo
immersi e dal quale sembra impossibile svegliarsi?Volete sapere il resto? Allora leggete il libro! Altrimenti la rubrica si chiamerebbe “Bignami” non Impressioni di lettura.
A presto.
Marco
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