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lunedì 10 febbraio 2014

Marius! L'insostenibile pesantezza dell'essere

Marius

Preambolo: abbiamo pensato questo blog dall'aria un po' naïf, come un piccola isola di serenità ed abbiamo sempre cercato di non mostrare le nostre indignazioni.

Oggi però facciamo un'eccezione per mano mia e sentire di tutti noi, vi avvisiamo e, se non vorrete proseguire nella lettura vi comprendiamo e di sicuro non vi giudichiamo.

Cronaca di una morte annunciata

Distrattamente, come spesso mi accade per la fretta, un po' di tempo fa ho occhieggiato la notizia di un cucciolo di giraffa al quale varie strutture (zoo) europee si stavano interessando, ma non avevo capito dove, come e perché ed ho dimenticato la notizia continuando a trascinare l'esistenza, per fortuna sempre sorretta dai miei due meravigliosi amori Marco e Molly che ogni giorno si propongono in comiche scenette, come un'affiatata coppia d'avanspettacolo al solo scopo di strapparmi un sorriso.

Poi, ieri sera, davanti alla tv della cucina al telegiornale, come il proiettile che lo ha ucciso, la notizia dell'esecuzione pubblica di Marius, mi ha travolta e stravolta, sono rimasta attonita ad ascoltare in un rivo di lacrime che scorrevano senza che ne potessi avere il controllo, non erano solo lacrime di tristezza ma soprattutto lacrime d'indignazione ed indignazione contro me stessa, la coscienza prepotentemente mi chiedeva dove eri e che cosa avevi da fare di così improrogabile per non fermarti ad ascoltare prima.

http://nelcuore.org/blog-associazioni/item/copenaghen-uccisa-allo-zoo-la-giraffa-marius.html

Mi sono data un'attimo di contegno, avevamo ospiti, mi sono però addormentata piangendo e così mi sono svegliata.

Ancora non riesco a darmi spiegazione del becero declino dell'essere umano, la colpa di Marius, infatti, è quella di essere stato normale, né malato, né raro od a rischio estinzione, proprio con tutte le pezze al loro posto non gliene mancava neppure una che potesse giustificare il prosieguo della sua esistenza, così è stato giustiziato sezionato ed è diventato cibo per i carnivori dello zoo il tutto sotto l'attento ed indifferente occhio del pubblico adulto ed infante di razza animale, specie mammifero, sottospecie umano.

Spero che questo sfogo arrivi a persone più influenti di me/noi che abbiano il potere di far cessare l'esistenza di tutti i circo, zoo, parchi, bio-parchi ed in quale altra forma si spaccino questi orrendi ghetti che ricordano mooolto le pratiche naziste, in favore dei santuari o dei grandi parchi come il Serengeti, Yellowstone, che accolgano solo le specie autoctone e non un pout pourri male assortito utile solo a garantire lo stipendio a chi li gestisce.

Nel nostro piccolo chiediamo scusa a tutti i Marius siano essi la giovane giraffa, cani e gatti randagi vittime di Sochi e tutti gli altri giochi olimpici e coppe calcistiche, canili lager, perreras, all'orso Bruno troppo curioso per permettergli di vivere nei boschi vicino alle case ed agli allevamenti (da reddito), agli Orsetti della Luna cui tra mille sofferenze viene emunta la bile, agli elefanti, rinoceronti, tigri uccisi per l'avorio delle loro zanne, a tutti gli esseri considerati cibo, agli uomini, donne e bambini sfruttati nelle varie Prato del mondo.

Chiediamo scusa anche a tutti voi che ci leggete per avervi angustiato.

Mi sorge solo un dubbio, o le cose non sono molto cambiate nei secoli o forse William Shakespeare (anche se sembra sia solo uno pseudonimo)  non intendeva usare un metafora facendo pronunciare al suo Amleto la frase "c'è del marcio nel regno di danimarca" 

psss, psss psss...Maura hai scritto danimarca minuscolo! Lo so! La ritengo l'appropriata definizione per gli omuncoli quali si sono dimostrati, so che non è vegan, non è misericordioso e neppure yogico il mio sentire verso queste persone alla cui sottospecie disgraziatamente appartengo, ma non posso fare a meno di disprezzarli e vi assicuro che a me si uniscono anche Marco e Molly.

Note di redazione: pubblicheremo eventuali commenti solo se non offensivi, crudeli o livorosi.

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